È del giorno 13 la sensazione che i tedeschi non hanno intenzione di attenersi ai corretti sistemi usati fino allora. Avevano promesso che il reparto sarebbe stato rispettato nel suo organico e cominciano a smembrarlo portando via gli autisti per impiegarli altrove. I giornali locali ci trasmettono la notizia che Mussolini è stato liberato da paracadutisti tedeschi
In seguito alla partenza di Vecchia il comando del Battaglione è stato assunto dal Capitano Teston, ottima persona che si dimostra però incapace e indecisa. È maledettamente spaventato ed ha continuamente bisogno di sentirsi appoggiato dagli altri ufficiali. Quindi una lunga serie di rapporti, aventi il solo scopo di rincuorare il comandante, ha inizio da quel momento. È totalmente cambiata l’atmosfera del reparto: a quella grave, opprimente, solenne, talvolta tragica che ha contrassegnato il comando di Vecchia, si sostituisce quella umoristica creata dalle titubanze di Teston. Ad ogni decisione, ad ogni firma apposta su una qualsiasi carta, c’è qualcuno che si diverte ad insinuare il dubbio di gravi responsabilità assunte e Teston si pente. Teston cancella la firma già fatta, Teston trema.
Fra l’altro gli viene la luminosa idea di far condividere agli ufficiali, con assoluta imparzialità, il rancio dei soldati e ne consegue che, mentre questi cedono ai civili scarpe coperte e ogni sorta di materiali del reparto in cambio di cibi, quelli raschiano la scarsa razione nella gavetta e tirano la cinghia. L’innovazione però, per protesta totalitaria, ha breve durata, e si ritorna ad una mensa affidata all’organizzazione del cappellano. La razione viveri passata dai tedeschi è insufficiente alla truppa. Si rimedia mediante qualche quadrupede elegantemente fregato a reparti vicini, poi si sborsano cinquecento franchi a testa – dato che, per finire in bellezza, l’aiutante maggiore ha versato la cassa ai tedeschi ed il Battaglione non ha fondi – mediante i quali si acquista un vitello ed una vacca. Nelle ore libere si ascolta la radio; la notizia del caos esistente in Italia contribuisce non poco a demolire il morale. Soltanto in seguito si saprà che, in materia di disordini e di combattimenti con i tedeschi, radio Londra ha molto esagerato a scopo di propaganda.