Si dice che partiremo il 21 – salvo una compagnia del III° blocco che partirà il 17 con il sesto blocco. Durante un’adunata vediamo dei gruppi di prigionieri russi entrare nella Cittadella. Sono evidentemente quelli che vengono a prendere il nostro posto.
Mercoledì 15 Colombo mi annunzia un altro pacco che ritiro giovedì mattina. È stato spedito da Blevio e, come al solito, contiene ogni ben di Dio. Fra l’altro uno scatolotto di burro ed una pipa, ridicola ma sempre utile, che mi fa pensare alle preoccupazioni della mamma e che mi fa sorridere perché penso che la scelta sia stata, nel negozio di Blevio, piuttosto laboriosa.
Le mie riserve hanno avuto così una poderosa reintegrazione e, per la confezione dei manicaretti, si sono aggiunti ingredienti di primo ordine quali burro, salsa e latte in polvere. Si dice che, alla nuova destinazione, resteremo parecchie settimane senza pacchi; anche il maresciallo tedesco che sovrintende alla distribuzione consiglia di lasciare in deposito le scatole chiuse affinché si abbia modo di superare meglio tale periodo, ma io non bado che al mio desiderio di portarmi con me tutto quanto mi è stato spedito da casa, ed il gradito compito di inscatolare ogni cosa per bene mi tiene occupato per parecchie ore.
Venerdì 17 vengono al nostro blocco i restanti ufficiali del I° che così rimane totalmente sgombrato; si dice che partiremo il 24. Passano, nell’attesa, il sabato e la domenica e finalmente lunedì, all’adunata delle due ci vien letto l’elenco dei componenti i singoli vagoni. La nostra comitiva è completamente smembrata: io sono nel 10° vagone con Segantini. Portalupi è solo, Manni idem, Ronda idem. Brunello è con Bragante, Dell’Orto è con Bernardi. Alle 8 di domani inizieremo la visita ai bagagli ma con essi dovrò consegnare anche il presente diario e, se non mi verrà tolto, all’arrivo soltanto potrò annotare quanto in esso avvenuto. Per ora non posso far altro che riporlo sperando che domani la fortuna mi assista. I miei bagagli son pronti, i viveri consentiti sono nella valigetta appositamente allestita. Non sono allegro ma ho, ad aiutarmi, una buona dose di rassegnazione.