Siccome la cucina non ha attrezzatura sufficiente per dare il rancio a tutti contemporaneamente, bisogna fare a turno con i secchi e, a partire da lunedì 3 siamo gli ultimi ad averlo. Il rancio ci giunge alle 2 o alle 3 del pomeriggio quando tutti gli stomaci si stiracchiano per la fame. L’esasperazione degli individui raggiunge il suo diapason: in un caos di urli e di gesti incomposti i distributori equiparano i mastelli secondo la forza dei gruppi o, almeno, tentano di farlo fra le proteste degli interessati che si vedono costantemente lesi nei loro diritti, anche quando le divisioni son fatte con giustizia assoluta – e ognuno fra i presenti deve dire la propria opinione, suggerire un altro sistema di distribuzione, lamentarsi della razione ricevuta. I tedeschi assistono alla distribuzione manifestando i loro pensieri con sorrisi di compatimento – e questo è quanto più avvilisce i pochi individui calmi che sentono tutta la vergogna di un comportamento così infantile. Brunello e Manni dicono – forse a ragione – che i meridionali sono molto più insopportabili dei tedeschi ma purtroppo nella camerata bisogna condividere aria e spazio con una forte percentuale di essi – e questo è pesante pesante pesante.
Renata, oggi 4 aprile, compie i 29 anni. La penso sola e non lieta nella casetta di Cernobbio e vorrei che sentisse quanto, nei miei giorni tristi, sono vicino a lei col pensiero. È forse l’unico vero conforto, in questo esilio, l’affetto della famiglia, e di esso, o meglio di quanto di esso può manifestarsi, si vive e si gioisce in modo che non può essere espresso. Non m’è stato possibile mandare a Renata neppure i miei auguri poiché è da prima della partenza che non ci vengon più dati moduli per scrivere; ma so che i nostri desideri sono comuni e che essa m’attende così come io desidero tornare a lei.
Il 5 mattina facciamo una adunata, che si protrae per due ore, sotto un’acquerugiola fastidiosa. Ogni giorno il maggiore italiano che comanda il campo dà resoconto ai capi baracca di quanto oggetto dei suoi abboccamenti col capitano tedesco e questi riferiscono a noi. Si manifesta in questo modo ogni giorno di più, l’impossibilità di migliorare il nostro tenore di vita perché ogni richiesta cozza contro il turlupinante “morgen” tedesco. Comunque ci vien riferito che è stato presentato il reclamo redatto giorni fa al quale il capitano tedesco, riservandosi attento esame, ha risposto minacciando i capi baracca firmatari qualora esso non abbia i dovuti fondamenti.